VENERDI 27 MARZO
VELENA SGOMBERATO? VELENO PER LE STRADE
Mercoledi
25 marzo, alle 6:30 del mattino, un nutrito gruppo di servi dello stato
fà irruzione nella ex sede dei vigili urbani in corso Chieri 19 per
sgomberare l’occupazione nata da 3 settimane, al secolo Velena Squat.
Partono 8 denunce per il "danneggiamento" di uno stabile risalente al XIX secolo sottratto al disuso e al disfacimento.
Effettivamente se non fosse stato occupato le notevoli perdite idriche
all’interno dell’edificio, volutamente ignorate, ne avrebbero agevolato
il crollo strutturale, dando luogo a nuove speculazioni edilizie.
Il tentativo del prefetto Padoin di far tacere i "pericolosi estremisti" però non funziona.
Dopo un vertice sulla sicurezza si dichiara "valuteremo in modo collegiale e prudente situazione per situazione" e l’amico Chiamparino: "abbiamo piani di riutilizzo per tutti gli stabili occupati"
Con questo sgombero si cerca di attuare una strategia repressiva che
mira a far piazza pulita delle realtà occupate ridestinando ad un altro
inutilizzo questi spazi liberati, per pacificare e far finta di
avere sotto controllo una situazione ormai critica agli occhi di tutti.
La stampa collega in modo alquanto oscuro lo sgombero del Velena al
calo dei reati: per l’ennesima volta il potere ha scelto un nemico
pubblico da sacrificare sull’altare dei media.
Oggi gli squatter, ieri i migranti, domani chi sarà il prossimo?
La vera violenza in progressivo aumento è quella di stato.
Da una piccola casa in precollina le nostre intenzioni e iniziative non muoiono ma scendono in strada.
Alcuni velenosi