Torino – Vogliono sgomberare l’asilosquat

Lo sgombero dell’Asilo Occupato di Via Alessandria è stato deciso.
Non si tratta ormai di sapere più se ma solo quando. Alcune voci dai
palazzi del potere affermano si tratti solo di una questione di
comodità, se cioè eseguire lo sgombero nelle prossime giornate oppure
agire di sorpresa tra qualche settimana, finita la canea mediatica di
questi giorni.

 

Fatto sta che la decisione è stata presa: un altro pezzo di città libera viene sacrificato da Chiamparino per zittire una destra sempre più idrofoba ed assetata di repressione. Repressione che il sindaco ha sempre pubblicamente evocato e sostenuto a sua volta, sia chiaro.

Viene invocato, da entrambi gli schieramenti politici, ed all’unanimità, “il ripristino della legalità”. La stessa legalità che viene bellamente ignorata in Sala Rossa, quando si tratta di intervenire contro il lavoro nero, le case affittate per centinaia di euro ai poveri ed agli stranieri senza alcuno straccio di contratto), il mancato rispetto delle leggi di sicurezza sul lavoro che ogni giorno mietono decine di vittime tra morti e feriti.

Per
tutto questo c’è tempo. Invece, quando si tratta di una libera
esperienza di autogestione ecco allora che la sete di legalità scatena
un’ansia incontenibile tra i potenti che corrono subito ad invocare
repressione, arresti e manganellate.

Si vogliono cancellare 14 anni di autogestione a Porta Palazzo per mascherare le vere magagne di una Torino sull’orlo del collasso:
disoccupazione crescente, debiti miliardari per la kermesse olimpica,
strade e piazze militarizzate per reprimere con la violenza il
malcontento sempre più diffuso e dilagante.

 

Lo
sgombero dell’Asilo Occupato si prefigge come uno dei tanti fallimenti
di una giunta di sinistra che dopo aver depauperato la città per conto
dei padroni delle olimpiadi (gli stessi che prima dominavano le
ferriere), ed aver aperto la strada al disastro ecologico del TAV, ora
si appresta a voler
consegnare alla destra fascista una città “ripulita”
dei pochi che ancora osavano andare in piazza a smascherare i nuovi
fascisti, ormai sempre meno paurosi di mostrarsi in pubblico.

Fermiamo le fasulle pretese legalitarie di un potere corrotto e nocivo!

Impediamo lo sgombero dell’Asilo Occupato, non permettiamogli di reprimere un’esperienza di autogestione.

Orecchie ed occhi ben aperti per le iniziative di risposta che ci saranno a breve!

 

 

Sabato 7 novembre ore 11 assemblea aperta all’asilosquat
                                ore 13 dal Balon corteo in quartiere

 
 
Gli occupanti dell’Asilosquat
Via Alessandria 12

Porta Palazzo Turin

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