per ascoltare bisogna avere orecchie

tratto da LaRepubica Ed. To. 13/12/09

Centri sociali: per ascoltare bisogna avere orecchie
******* via internet
CARO sindaco Chiamparino ho letto ii suo intervento a proposito del centri sociali e sento il bisogno di risponderle. Lei apre parlando di «ascolto»: «Per ascoltare c’ è bisogno di qualcuno che parli», questo concetto esprime una sua visione credo condivisa da tutti i politici. Vorrei sottolineare che per ascoltare bisogna avere orecchie ed occhi ma anche II silenzio si fa ascoltare. Ii silenzio delle migliaia di anime sole che voi, visto il vostro ruolo, avreste il dovere di ascoltare ma non sentirete mai grazie alla vostra «sostanza politica culturale», come la chiama lei. Qualche settimana fa mi trovavo a cena in una casa occupata quando una famiglia con bimbo piccolo ha chiesto aiuto contro lo sgombero coatto della loro casa previsto per l’indomani mattina, indetto dai suoi impiegati ed eseguito dai suoi uomini, ed hanno trovato sostegno tanto che ii mattino seguente invece di essercitre persone silenti, c’erano quasi una cinquantina di perso  ne ad aspettare gliuomini della legge. Caro sindaco, a lei non interessa chi transita nei centri sociali perche non fanno parte di coloro che servono a portare voti, appalti, sovvenzioni, insomma a far girare quella macchina di cui lei 6 importante ingranaggio: lo stato. Certamente nei centri sociali non s’impara ad entrare nel mondo del capitale, ma magari a conviverci, ognuno a modo suo, cercando di portare alla ribalta altri valori da quelli di dio stato e famiglia. Ii rispetto della legalita a volte consiste nell’accettazione delle regole senzanessuna attenzione neiconfronti del miglioramento della vita. La ricerca individuale e collettiva si manifesta nella tentata sperimentazione del propri sogni, per quanto ci venga concesso, e non nel diventare parte attiva del sistema. Caro sindaco, è ora di sedersi, spegnere tutto e imparare ad ascoltare il silenzio. Ce n’ e bisogno!
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