L’AUTOGESTIONE DILAGA!
NUOVI SPAZI A ROVERETO (ex bimac) e SARONNO (TeLOS)
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Sabato 24 novembre abbiamo occupato un edificio vuoto da tanti anni
a Rovereto, trasformandolo in uno spazio autogestito.
Sabato, giornata di pulizie e festa. La domenica si è svolta
l’assemblea sugli spazi autiogestiti a cui hanno partecipato una buona
cinquantina di persone. A seguire concerto hardcore. In settimana sono
previste varie iniziative. Di seguito il volantino dell’occupazione con
i prossimi appuntamenti.
UN NUOVO SPAZIO OCCUPATO E AUTOGESTITO
Sabato 24 novembre, abbiamo occupato l’ex Bimac, un edificio
abbandonato da tanti anni per trasformarlo in uno spazio sociale
autogestito. L’esigenza di luoghi in cui incontrarsi fuori dalla logica
del profitto e del consumo è sentita da varie persone, giovani e meno
giovani, a Rovereto. Abbiamo deciso di rendere concreta questa esigenza.
Per spezzare il filo della socialità alienata e dell’isolamento,
continuamente annodato dalla sottomissione e dalla passività, abbiamo
riannodato il filo dell’occupazione e dell’azione diretta, più volte
spezzato dagli sgomberi e dalla repressione.
Questo sistema corre ad alta velocità verso il collasso ecologico e
sociale. Incapaci di prendere in mano la nostra vita, rinchiusi nei
ruoli prefabbricati di salariati e di consumatori, assistiamo
indifferenti o sgomenti alla deriva di un mondo che disumanizza gli
uomini e devasta la natura.
Non abbiamo la pretesa di possedere la mappa di un mondo altro.
Sappiamo solo da dove cominciare: uscire di casa, incontrare i nostri
simili, aprire spazi in cui elaborare e vivere una nuova idea di
felicità.
Spazi di libertà dove mangiare e bere, discutere e organizzarsi,
fare e ascoltare musica, resistere e creare. Spazi incompatibili con
l’attuale modo di decidere, amare, produrre, spostarsi – in breve, di
vivere. Un’incompatibilità da condividere e allargare.
"E se tutti facessero così?" – dirà qualcuno. Ebbene, se tutti
facessero vivere gli spazi abbandonati al degrado e alla speculazione,
aprendoli agli altri attraverso assemblee libere e autogestite,
Rovereto sarebbe una città migliore, meno inquinata, meno paurosa e,
soprattutto, più giusta.
Questo spazio sarà un punto di appoggio per le lotte attuali (contro
il TAV e le altre nocività ambientali, contro il Dal Molin e la guerra
permanente, contro il razzismo e chi lo fomenta, ecc.) e un laboratorio
di sperimentazione per quelle a venire.
Non ci rassegniamo all’idea di delegare ad altri la nostra vita. E
voi?
Veniteci a trovare (l’ex Bimac è in via Lungoleno sinistro, a fianco
del parcheggio di S. Maria). Portate passioni e idee, il resto lo
troveremo insieme.
I primi appuntamenti:
SABATO (OGGI):
dalle ore 16.00: DJ "meno galere più balere"
DOMENICA
ore 15.00: ASSEMBLEA PUBBLICA sugli spazi autogestiti
a seguire concerto
con ETRO (hardcore Rovereto), THYRIA (crust Trento), LUDD (hardcore
Rovereto)
LUNEDÌ
ore 20.30: proiezione di Détour, sulla rivolta contro il G8 (Genova
2001)
MARTEDÌ e MERCOLEDÌ
ore 20.00: cena popolare (porta ciò che vuoi)
GIOVEDÌ
ore 20.30: assemblea sulla lotta antimilitarista
VENERDÌ
ore 20.30: assemblea su carcere e società
gli occupanti dell’ex Bimac
Il centro si trova in via Galli n° 1. Fate girare, e venite presto a trovarci. See ya Toffo LIBERATO NUOVO SPAZIO A SARONNO Oggi, 25/11/2007, un gruppo di ragazze/i del saronnese ha deciso di riappropriarsi di uno stabile ormai da anni abbandonato, situato alla periferia estrema di Saronno, all'interno del suo quartiere più popolare. Questo è uno dei numerosi edifici che in passato sono stati lasciati cadere nel degrado e che negli ultimi anni ad uno ad uno sono stati abbattuti, per lasciare spazio agli interessi di palazzinari e speculatori vari. Agli occhi dell'opinione pubblica questa pratica viene presentata col nome di "riqualificazione", mentre non è difficile capire trattarsi di niente altro che della possibilità lasciata allo sciacallo di turno di arricchirsi alle spalle di tutta una comunità. Saronno da parte sua rispecchia in pieno questo andazzo e come funghi si sono viste sorgere qua e là decine di cantieri finalizzati alla "riqualificazione" di numerose aree della città. Questo succede mentre sempre più aree un tempo dedicate ad uso di tutta la cittadinanza vengono letteralmente svendute dai vari comuni/azienda, sempre più interessati alla costruzione di città/vetrina da poter vendere ai propri elettori e sempre più schiavi degli interessi di pochi, che alla amministrazione della "cosa pubblica" per il bene di tutta la comunità. Mentre quindi il nostro territorio viene per l'ennesima volta stuprato in nome della crescita economica (che poi le tasche che si riempiano siano sempre le stesse poco importa) e del tanto sbandierato "progresso", le aree destinate alla libera aggregazione vengono subaffittate (un esempio su tutti può essere quello del parco della biblioteca), e le poche associazioni che tentano di svolgere l'importantissimo compito di offrire socialità gratuita o a prezzi popolari vengono scientemente osteggiate (è il caso del circolo "i Briganti"). L'obiettivo è chiaro: spingerci a credere che gli unici luoghi dove si debba concentrare la socialità non possano che coincidere con i luoghi di consumo: centri commerciali, supermercati, pub, discoteche, la socialità costa oggi anche troppo cara! Per cercare di cambiare questo stato di cose abbiamo tentato anche un dialogo con il Comune, apparso d'altra parte subito impossibile, sordo come questo si è dimostrato alle nostre richieste. D'altra parte noi crediamo fermamente nella pratica dell'autogestione, e nell'occupazione come riaffermazione del nostro diritto alla gestione della città, poiché crediamo alla "politica" come pratica quotidiana, che si basi NON sulla delega, ma che al contrario chiami i cittadini ad attivarsi essi stessi per vivere e condividere la propria città. Il nostro intento, LIBERANDO questo spazio, è quindi quello di far rivivere uno stabile abbandonato, nel quale poter dare libero sfogo alle idee, alla creatività e al bisogno di socialità ed azione; questo spazio vuole quindi essere aperto a tutti, avendo l'obiettivo di creare un luogo di aggregazione e confronto culturale, ancora più importante all'interno di un quartiere da sempre trattato da tutte le giunte alla stregua di un dormitorio. Vogliamo quindi provare a gettare le basi per progetti e iniziative indirizzate il più possibile all'intera collettività. Territorio Libero Occupato Saronnese) TeLOS