Questa mattina, polizia, carabinieri, vigili urbani e vigili del
fuoco hanno sgomberato l’ex
Bimac, occupata il 24 novembre scorso. Dopo un mese e mezzo denso
di lotte e di iniziative, è arrivata la befana repressiva.
Quattordici compagni sono indagati per occupazione "con finalità di
eversione dell’ordine democratico". Titolare dell’inchiesta è il solito
PM di Trento Paolo Storari.
La finalità eversiva, scrive il PM, si evince da due circostanze.
Vale la pena riportarle (a memoria di quest’epoca e dei suoi difensori
togati):
«In primo luogo, subito dopo l’occupazione, sui muri perimetrali
dell’immobile sono state collocate bandiere e striscioni riportanti le
seguenti scritte: NO TAV; NO Dal Molin; Contro le basi di guerra
blocchiamo tutto; "Juan e Bogu liberi – Liberi tutti.
Nei pressi dell’immobile veniva rinvenuto un foglio formato A4 dove era
riportata la seguente frase: "questo spazio sarà un punto di appoggio
per le lotte attuali (contro il Tav e le altre nocività ambientali,
contro il Dal Molin e la guerra permanente,…) e un laboratorio di
sperimentazione per quelle a venire"».
Quest’ordine democratico, a quanto sembra, è davvero malconcio.
Basta così poco per rischiare la sua eversione…
Tranquillizziamo i nostri inquisitori: continueremo ad opporci al
TAV, al Dal Molin e agli altri disastri industriali. Prendendoci
ancora, quando più ci sembrerà opportuno, gli spazi da autogestire.
anarchici di Rovereto