Torino – foglie di fico, delibere e attimi di tensione

oggi i pennivendoli si sono dati da fare

LA PADANAL

Gli anarchici alzano il tiro
 
Dopo l’occupazione di poche settimane fa dello stabile in corso Vercelli, lo scorso fine settimana a Torino e stata occupata l’ex facolta di Economia nel pieno centro citta. Una occupazione annunciata, di squatter e anarchici, per protestare contro il documento in arrivo dal Consiglio comunale per restituire ai torinesi stabili occupati e ripristinare la legalita. Una legalita che appare molto lontana: l’ultimo episoolio di violenza ad opera degli squatter e di ieri mattina davanti a Palazzo Nuovo, sede torinese delle facolta. umanistiche , contro un gruppo di giovani del Fuan. Sempre di ieri e la risposta dell’assessore Mario Viano ad tm’interpellanza del capogruppo della Lep. Nord in Comune, Mario Carossa e del consigliere Antonello Angeleri nella quale si chiedevano spiegazioni sullo stabile comunale di via Revello, da tempo divenuto centro sociale "Gabrio". Da 14 anni, infatti, il Comune ha approvato tma delibera che assegna quei locali in custodia ad una associazione che fa riferimento proprio al citato centro sociale. Uno scandalo che un imbarazzato Viano non ha potuto smentire definendo tale delibera "una foglia di fico". Per Carossa e Angeleri "scoprire oggi, dopo le tante polemiche, che Comune aveva in un qualche modo autorizzato futilizzo dell’immobile ci lascia anthill. Ora vogliamo che il sindaco Sergio Chiamparino faccia chiarezza, dicendo da che parte sta questa Amministrazione". Per lasciare i locali agli abusivi del Gabrio, tra l’altro, si e rinunciato a un progetto da pin di 900 milioni di lire per ristrutturare lo stabile e destinarlo a Centro di documentazione scolastica. Notizie che accrescono la tensione per le iniziative degli anarchici nel capoluogo, quail un corso di "boxe in strada", "nuove occupazioni" e le tante aggressioni nei confronti del centrodestra.


LA REPUBICA

Vale dieci miioni il palazzo occupato
Pirelli Real Estate denuncia gli anarchici


"Ci sono diverse trattative in corso, è necessario liberare i locali al più presto possibile". I vertici del fondo immobiliare "Citta di Torino", societa partecipata al 32 per cento dal Comune e gestita dalla Pirelli Real Estate, si sono presentati ieri mattina in piazza Albarello, ma hanno preferito non entrare nell’ex sede di Economia e Commercio. "Gli occupanti — spiega il responsabile del fondo, Andrea Lodi — sono penetrati dal tetto, dopo hanno forzato le uscite di sicurezza». Da pochi giorni era comparso sul balcone dello storico palazzo il cartello con la scritta vendesi, lo stesso che e stato usato dagli anarchici, rivoltandolo, per scrivere "occupato". Subito dopo il sopralluogo i dirigenti del fondo, partecipato anche da Intesa Sanpaolo al 29%, si sono presentati al commissariato di via Verdi
Sopmlluogo dei manager della societa immobiliare in via Arbarello per sporgere denuncia per violazione di proprieta privata e dare il via all’iter dello sgombero. Tempi? Nessuno può dirlo. 11 tutto e in mano alle forze dell’ordine e al prefetto che devono scegliere quando e come intervenire, sperando forse che gli occupanti abbandonino di loro iniziativa l’edificio, dove non c’e ne gas ne acqua, solo l’allacciamento alla luce. «Prima si libera meglio è, anche se sappiamo che si tratta di una questione delicata>, dicono i responsabili della societa immobiliare che hanno l’obiettivo di vendere l’edificio e di realizzare al più presto. palazzo ex sede della facolta di Economia e Commercio vale più di dieci milioni di euro e, dopo una prima campagna di promozione, sono state presentate diverse manifestazioni di interesse. «SI, anche di diversa natura — sottolinea Lodi — c’e chi prospetta una trasformazione in residenziale, chi invece vorrebbe ristrutturarlo per uso uffici. Ma si sono fatte avanti anche universita private per inaugurare una sede torinese. Non siamo nella fase finale delle trattative, ma sarebbe utile avere i locali liberi». Il fondo immobiliare, nato ne 12007, ha lo scopo di valorizzare il pacchetto di immobili ceduto dal Comune per un valore di circa 131 milioni di euro. Il tutto nel giro di cinque anni, questa la vita prevista della societa all’atto della costituzione. II blocco di edifici cornprende 18 complessi, da quelli di pregio, come il palazzo di piazza Albarello oppure l’ex assessorato all’ambiente all’angolo tra via Botero e via Garibaldi, ai capannoni industriali, ormai dismessi, pas sando per sette palazzine del villaggio olimpico. 11 " pacchetto" è stato ceduto da Palazzo Civico per un valore di circa 131 milioni di euro. Dopo un anno di difficolta causa mercato fiacco, i responsabili della Pirelli, che insieme agli altri soci hanno messo a punto un piano di investimento sugli immobili di 100 milioni di euro, vogliono portare alla conclusione alcune operazioni su cui stanno lavorando da tempo, ad iniziare proprio dall’ex sede di Economia e Commercio, uno dei pezzi pitt importanti.


LA TAMPA

"Quel centro sociale è autorizzato da una delibera"
La Lega Nord denuncia il caso del Gabrio

Mentre Pirelli Real Estate presentava denuncia per «Violazione di proprieta» contro i giovani dell’area antagonista che hanno occupato l’exsede di Economia in piazza Arbarello, in Sala Rossa esplodeva la grana del Gabrio. L’edificio di via Revello 3/5, nelle mani di squatter e anarchici dall’inizio degli Anni ’90, può infatti vantare una sorta di «contratto» con l’amministrazione comunale che risale al 1995. Ii fatto è emerso durante la discussione di un’interpellanza dei leghisti Carossa e Angeleri e che l’assessore al Patrimonio, Mario Viano, ha subito minimizzato: «Contratto? Diciamo una foglia di fico frutto della politica di quegli anni durante i quali si cercava un modus vivendi. Ii Gabrio, in realta, dovrebbe essere demolito. Ii nostro atteggiamento nei suoi confronti è analogo a quello che teniamo nei confronti degli altri centri sociali occupati: sara Comitato dell’ordine pubblico a stabilire se e come intervenire». Nel frattempo, la collega Marta Levi ha intavolato una sorta di interlocuzione con gli occupanti per capire se è possibile trovare una sistemazione alternativa che, ovviamente, dovra avvenire nel rispetto delle regole». Per i leghisti Carossa e Angeleri è stato facile ribaltare le accuse: «Complimenti, questi occupano, fanno quello che vogliono, sono violenti, e voi li trattate come una qualsiasi associazione di volontariato che vi chiede un tetto. Ii Gabrio è anche la prova di tutte le complicita che le amministrazioni di sinistra hanno avuto in questi anni nei confronti dei centri sociali». Dalla documentazione portata in Sala Rossa dai leghisti emerso che l’edificio venne assegnato ai giovani occupanti nominandoli «custodi» dei muri e in cambio del pagamento di una decina di milioni (di lire) di arretrati per luce e acqua. Una prima quota venne pagata, poi più niente. Da allora a pagare (quasi sempre puntualmente) le bollette di luce e gas è l’associazione «AreAzione», cioe la titolare dell’assegnazione risalente a 14 anni fa. Sugli edifici occupati dagli squatter, intanto, la Lega e II centrodestra hanno lanciato una sorta di ultimatum alla maggioranza. I fatti sono noti: sul tema squatter Chiamparino e Lega hanno creato una sorta di asse non dichiarato. II primo, che non ha nessuna competenza in materia di ordine pubblico, perche è stufo di essere additato al pubblico ludibrio tutte le volte che i giovani dell’area antagonista occupano o picchiano qualcuno. La Lega perche non si accontenta delle sterili polemiche verbali ma vuole risultati  leggi: sgomberi  non fosse altro perche il responsabile pubblico è il prefetto, vale a dire il Viminale, vale a dire il leghista Maroni. Per ottenere risultati (d’immagine e di sostanza), la strana coppia sta lavorando per mettere prefetto e forze nelle migliori condizioni per operare, e un documento bipartisan che condanni la violenza e consegni la bollente patata nelle mani del prefetto sarebbe l’ideale. Documento che non piace ad An, l’ala destra del Pdl («Se non c’e la volonta di sgomberare non firmiamo nulla» dice il capogruppo Ravello) e all’ala sinistra dello schieramento di Chiamparino: «Non firmere mai un documento con la Lega» dice a titolo personale, ma nemmeno troppo, Grimaldi di Sinistra e Liberta.


LEGO


Scontro sfiorato a Palazzo Nuovo. Arriva la Digos
Ancora tensione tra Fuan e anarchici

Attimi di tensione ieri mattina a Palazzo Nuovo, dove sono venuti a contatto un gruppo studentesco del Fuan, che stava effettuando un volantinaggio, e un gruppo di anarchici, che ha provato a interrompere l’iniziativa. La situazione e rimasta sotto controllo grazie all’intervento della Digos, che ha impedito che le due fazioni venissero a contatto e ha riportato la situazione alla calma. L’episodio stato stigmatizzato da Agostino Ghiglia, deputato del Pdl e Augusta Montaruli di Giovane Italia. «Anche oggi  scrivono in una nota  abbiamo assistito ad una aggressione da parte dei centri sociali torinesi ai danni dei ragazzi di Azione universitaria. E necessario prendere al pin presto provvedimenti prima che la situazione degeneri ulteriormente. Dove hanno fallito Comune e Rettorato intervenga ii Govemo».

Pronte le iniziative. «Il 19 in piazza contro gli sgomberi»
Resistono gli squatter del Fenix

«Attenzione: il programma restera tale e quale anche in caso di sgombero»: gli squatters del centro sociale Nuovo Fenix hanno messo in conto che potrebbero essere fatti sloggiare a forza dal palazzo che hanno occupato sabato pomeriggio: si tratta dell’ex sede della facolta di Economia e coinmercio in piazza Arbarello. Ma non hanno alcuna intenzione di abbandonare il campo. Hanno ribattezzato il palazzo "centro sociale Fenix", ii nome che aveva la storica casa occupata ai Giardini reali, sgomberata prima delle Olimpiadi invernali. L’occupazione, organizzata come risposta all’intenzione di procedere con gli sgomberi delle case occupate di Torino, prosegue infatti con un calendario di iniziative per i prossimi giorni. Gia per questo pomeriggio è in programma l’apertura di un osservatorio ecologico, nelle prossime sere sono invece previsti "apericena" e altri appuntamenti. Tutto mentre in Consiglio comunale riesplode la polemica sui centri sociali e in attesa della manifestazione di sabato 19 dicembre, quando, alle 14, part ira un corteo dalla stazione di Porta Susa «contro sgomberi e repressione». «Siate agitati», si legge sulla locandina che pubblicizza l’iniziativa degli antagonisti. «Scendiamo in piazza  spiegano gli squatters  per dire basta a un regime sempre opprimente e una repressione dilagante, in cui democrazia e liberta si traducono in Cie e militarizzazione delle citta. La tanto invocata sicurezza  sostengono gli occupanti crea un clima di terrore».


CRONACA QUAQUA

Un accordo tra Lega e Pd per arrivare agli sgomberi
SALA ROSSA La mozione verra discussa nel prossimo consiglio del 9 dicembre

A mali estremi, estremi rimedi. E pur di portare la spinosa questione dei centri sociali al voto della Sala Rossa  uscendo al contempo dal pantano nel quale la discussione si era arenata in conferenza dei capigruppo maggioranza e opposizione scelgono hi strada dell’accordo. Preparandosi a presentare una bozza di mozione condivisa che verra discussa e messa ai voti durante prossimo consiglio comunale, in calendario per mercoledi 9 dicembre. E pur di giocarsi l’ultima carta per arrivare allo sgombero della case occupate, ieri pomeriggio la Lega ha anche ritirato la richiesta di comunicazioni avanzata al sindaco Sergio Chiamparino proprio sul tema degli squatter. «Si 6 trattato di unatto di grande responsabilita verso la citta  hanno dichiarato i capigruppo della Lega, Mario Carossa, di FiPdl, dela Cantore e di AnPdl, Roberto Ravello . La maggioranza si è presentata senza un documentO unitario sulla uestione centri sociali. Documento che, nonostante le vane richieste effettuate nei giorni scorsi, ancora una volta non 6 stato realizzato dal presidente Castronovo. Ora l’opposizione ha deciso di attendere la stesura del documento unitario, che recepisca la risoluzione presa di fronte al prefetto». La prossima settimana, quindi, verra finalmente discusso ii testo che i capigruppo aveva gia richiesto nelle scorse settimane all’ufficio di presidenza del consiglio, senza per° ricevere alcuna risposta. Un documento "trasversale" che, secondo le prime anticipazioni, dovrebbe prendere spunto dalle linee tracciate durante l’ultima riunione del comitato provinciale per la sicurezza. In sostanza, condanna per i violenti e un impegno formate che gli sti occupati vengano restituiti alla citta. «La Lega ha dimostrato grande sensibilita» ha commentato ii capogruppo del Pd, Andrea Giorgis, che però va con i piedi di piombo nel parlare di «grande coalizione » e di «larga intesa» sul tema dei centri sociali. «Ora vedremo cosa dira la maggioranza, ma difficilmente penso che mercoledi prossimo verra discusso un unico testo». Dello stesso avviso sonO anche Monica Cerutti, capogruppo di Sinistra e Liberia, e Mimmo Gallo, Nuova Sinistra per Torino: «Non capiamo le ragioni del rinvio proposto dal gruppo della Lega  sottolineano in un comunicato  perch° crediamo che sia impossibile giungere ad un testo che possa essere condiviso da maggioranza e opposizione. II dibattito finora svilupJato vede infatti posizioni che sono fra oro inconciliabili».

 

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