MERCOLEDì 17 FESTEGGIAMO I 3000 FANS DI RADIO R-ESIST, NON MANCATE!

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Firenze – Chi si mangia San Salvi (e la città che gli sta intorno)

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contro il presidio di forza nuova a teramo il 7 febbraio

tutti in piazza contro vecchi e nuovi fascisti e contro il loro becero revisionismo storico

7 febbraio ore 15 piazza martiri Teramo

        togliamo ogni agibilità a vecchi e nuovi fascisti

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Demolita la Boccia Squat

da http://tuttosquat.net/news/demolita-la-boccia-squat

 

Demolita la Boccia Squat

Torino Via Giacomo Medici  121
 Lunedì 1° Febbraio 010
Questa mattina è iniziata la demolizione della Boccia Squat
(sgomberata Giovedì 28 Gennaio scorso( dove la COALTO IMMOBILIARE SPA
costruirà un palazzo.
Nel pomeriggio, un’amante della Boccia Squat ha scattato delle
immagini. Numerosi sono stati gli eventi fatti presso  la Boccia, di
cui ultimo, la presentazione della Nuova  autoproduzione Fenix, "il
Rogo della Vanità, all’interno del Total Contest Bellavita.

 





http://photos-h.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash1/hs298.ash1/22553_1274032743892_1622137522_698614_670617_n.jpg

Un saluto ai compagni che hanno fatto la storia della Boccia Squat.

 

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Sgomberato il Velena Squat – Comunicato

SUL TERZO SGOMBERO DEL
VELENA SQUAT

Alle 10:30 di questa
mattina, lunedi 25 gennaio, due supereroi della digos si sono
presentati in solitaria per sgomberare il Velena Squat, rioccupato da
2 giorni per la terza volta in un anno.

Nonostante la neve che
continua a cadere, gli occupanti sono saliti sul tetto per resistere
allo sgombero.

In circa mezzora corso
Chieri 19 si riempe di blindati giunti per aiutare i digos intenti a
sfondare la porta senza molto successo.

Mentre gli occupanti sono
comodamente seduti sul tetto in compagnia dei ragazzi del TeLOS squat
di Saronno, la polizia inizia a scoperchiare pericolosamente parti
del tetto facendo volare le tegole sulle macchine parcheggiate di
sotto.

Naturalmente la colpa di
questi danneggiamenti viene attribuita ai ragazzi sul tetto, accusati
di resistenza a pubblico ufficiale.

Un gruppo di solidali nel
frattempo ingombra l’ingresso della strada con uno striscione che
recita “GIU LE MANI DALLE CASE OCCUPATE”.

La resistenza sul tetto
dura tre ore e il presidio di solidarietà cresce di minuto in
minuto, mantenendo la strada bloccata. I pompieri giunti con
l’autoscala decidono giustamente di andarsene via, senza prestarsi a
servigi infami.

Anche questa volta siamo
rientrati in una casa completamente abbandonata e in rovina,
condannata dal potere alla decadenza.

Ora dei muri che
dovrebbero impedirci di entrare rimangono solo macerie.

Dai fogli consegnati
all’uscita apprendiamo di essere accusati di occupazione,
danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

Questo ennesimo sgombero
non scalfisce minimamente la nostra volontà di appropiarci di uno
spazio abbandonato da autogestire.

Come recita il muro di
corso Chieri 19, il VELENA VIVE E RITORNERÀ.

Velena e
TeLOS sui Tetti

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Storie di Papi

http://www.youtube.com/watch?v=UetPzSwqcTQ

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Dom 27-12 Benefit in Villa Vegan

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sorvegliateci i maroni

il Giornale del Piemonte
23/12/2009 pg3

CONTESTAZION1
Maroni:«Massima vigilanza» Torino è a rischio attentati

Il ministro lancia l’allarme dopo le bombe a Milano e Gradisca Croce Rossa nel mirino. Gli anarchici: riprendiamo le ostilità

ILARIA DOTTA
Vigilanza massima contro gli attentati anarco-insurrezionalisti.A lanciare l’allarme è il ministro dell’Interno Roberto Maroni,che ieri a Roma con un’informativa alla Camera ha assicurato rimpegno di tutte le strutture investigative dopo le bombe esplose alla Bocconi di Milano e al Cie di Gradisca. I volantini con cui iL Fai ha rivendicato gli attentati definivano i Centri di identificazione ed espulsione come dei «campi di concentramento,, da chiudere subito, altrimenti iniziera a scorrere il sangue dei padroni, e altri pacchi bomba colpiranno la Croce rossa internazionale» . E tra le citta a rischio c’e proprio Torino, dove gli anarchici negli ultimi mnesi si sono dimostrati più attivi che mai, in particolare nella battaglia contro l’allargamento del Cie di corso Brunelleschi. Una protesta portata avant a colpi di cortei non proprio pacifici fuori dalle mura del centro, scritte ingiuriose rivolte alle forze dell’ordine al direttore del Cie e al volontari della Croce Rossa, la cui sede torinese qualche mese fa è stata addirittura occupata. Ma le azioni pin preoccupanti sono quelle the hanno portato a vere e proprie rivolte all’interno della struttura di corso Brunelleschi da parte di alcuni ospiti sobillati dai soliti squatter. Un allarme, quello lanciato dal ministro Maroni con l’invito a una maggiore vigilanza contro la minaccia anarchica, che trova gia conferma sui siti internet del mondo antagonista torinese.
Su Indvmedia Piemonte i contestatori, chc si firmano «individualità ostili»  non usano mezzi termini e annunciano «Riprendiamo le ostilita». «A Torino il clima generalizzato di guerra alla societa ha trovato negh ultimi mesi un nuovo capro espiatorio nel movimento delle case occupate e dei centri sociali.»
Si legge nei volantino distribuito già in occasione del corteo di sabato e poi pubblicato sul portale. «Nell’immediato futuro ci dobbiamo preparare a fronteggiare una nuova ondata repressiva…della quale gli sgomberi di luoghi relativamente giovani come il Velena Squat, il Fenix3, Ca’ Neira e l’Ostile non sono che l’inizio.» E ancora: «Il nostro morale è alto e saremo ancora pronti a rispedire al mittente tutto l’odio e la paura che vorrebbero riversare su di noi. Hanno annunciato gli sgomberi, troveranno barricate.» Un vero e proprio richiamo alle armi, che non trova però impreparati governo e forze dell’ordine. «Il livello di operativita delle strutture investigative di intelligence e dcgli apparati di prevenzione e di vigilanza  ha assicurato – ha assicurato Maroni – è ai massimi livelli e in tal senso ho disposto specifiche direttive di sensibilizzazione».
Gli obiettivi sensibili sono i Centri di identificazione ed espulsione, ma non solo. Gli antagonisti torine annunciano battaglia contro «i Cie e la militarizzazione», ma anche contro «i razzisti della Lega Nord e del Pdl.» E poi le forze dell’ ordine, i pompieri e i giornalisti. Infine, i sostenitori della Tav.
«L’inizio dei lavori di sondaggio in Val di Susa determinerà nei prossimi mesi unaccelerazione del conflitto sociale e della resistenza a questo modello di sviluppo rapace e autoritario  Si legge su Indymedia nostra appello e a non farsi trovare impreparati. a fare uno sforzo ancora maggiore per autorganizzare le forze su cui possiarno contare e a continuare sulla strada dell’agitazione e dell’ostilità»

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repressione on-line

"Reato istigare a violenza online"

Lauro (Pdl) annuncia un ddl

Sarà presentato un disegno di legge per istituire il reato di "istigazione e apologia dei delitti contro la vita e l’incolumità della persona, anche tramite Internet e social network". La proposta
è del senatore del Pdl Raffaele Lauro che, riferendosi "alla gravissima
aggressione" subita dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha
annunciato la presentazione di un ddl. Si ipotizza una punizione fra i tre e i 12 anni.

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Torino – Resoconto corteo in difesa degli squat

Resoconto corteo 19 Comunicato del Barocchio Squat

Torino – Resoconto corteo in difesa degli squat

Autore: ((A)) Link autore:

Resoconto corteo 19 Comunicato del Barocchio Squat

Nonostante i tentativi di impedire o di emarginare il corteo e
l’ennesimo “guasto” a radio Blackout il venerdì prima della
manifestazione del sabato, da Porta Susa siamo partiti in più di 1000,
diversamente da quello che affermano Stampa (600) e Repubblica(700) che
attingono con proverbiale scorrettezza giornalistica da un’unica fonte:
la questura.

Pare poi che i giornalisti dei due giornalacci abbiano notato solo
cose che possono essere usate contro i manifestanti. Una vetrina
interinale e un finestrino di un tram rotti – notizie non verificate,
ma di evidente fonte sbirresca – anche se questo è avvenuto a corteo
sciolto. Intanto la polizia, che aveva invaso Torino, con mossa
provocatoria impediva di defluire da via Rossini e dai Giardini Reali
verso il centro, creando ulteriori tensioni. E poi è stato imbrattato
un tempio dell’Idiozia, il Mc Donald’s, perbacco!

Ma i giornali si contraddicono tra di loro. Entrambi attentissimi
alle esigenze dei bottegai dichiarano, uno, che “tutti i negozianti…
hanno abbassato le serrande” (La Stampa), la Repubblica invece
intervista addirittura quelli che han tenuto aperto, dando però rilievo
a chi dice che a Torino “fanno tutti quello che vogliono” insomma c’è
troppa libertà.

I nostri “premi Pulitzer” arrivano a lamentarsi persino dei
“cartelli ingiuriosi” contro la TAV ed i CIE, entità superiori, care ai
padroni, che evidentemente non si possono offendere.

Prima della fine del corteo qualche cronista surgelato dal clima
polare se ne va e basta, e qualcuno si abbevera ancora alla fonte
poliziesca, magari per telefono. Così La Stampa chiuderà il racconto
mestamente “con l’arrivo davanti alla palazzina Fenix, sgomberata 4
anni fa. Una chiusura col botto: un paio di petardi rossi e verdi”.
Repubblica invece afferma che di fronte a Fenix in “corso S. Maurizio
hanno lanciato bottiglie (?) e fumogeni (?), tentando di appiccare il
fuoco alle porte (???)”.

Ognuno esprime la sua cifra di servilismo ai potenti e la ferma
condanna per chi si ribella, con un bellissimo piglio democratico.
Forse è il massimo che ci può offrire la stampa borghese.

Alla denigrazione ed alle falsità, i giornalisti aggiungono la
superficialità, per cui per fare un po’ di colore, al fine di attirare
l’attenzione del lettore sui fenomeni da linciare, non notano le
caratteristiche del corteo ma solo alcuni aspetti che somigliano di più
a ciò che già conoscono, agli allestimenti di un corteo istituzionale.

Aggiungiamo allora a ciò che è stato cassato dalla grande stampa
un’opera di autocostruzione che nonostante le grandi dimensioni (3m)
non è stata vista. Una grande bomba sferica e nera con miccia accesa
rossa, che viaggiava su un camion. Da essa si irradiavano le musiche ed
i discorsi degli occupanti, infatti conteneva – simbolicamente – i DJ
ed il mixer della manifestazione. Sopra c’era scritto AUTOGESTIONE. Era
enorme, davanti agli occhi di tutti, ma non l’hanno vista. Hanno invece
fatto finta di vedere, senza verificare, tutto quello che gli ha detto
la polizia. Bel mestiere il giornalista!

Stavolta mettiamo in evidenza la bestialità della stampa asservita. Ma aggiungiamo un commento.

I potenti della città, quelli a cui si rammenta STATE AGITATI con lo
striscione d’apertura, hanno visto sfilare per le strade ed i corsi
della città un corteo determinato ed incazzato che rende bene l’idea di
cosa potrebbe succedere se lo Stato volesse sradicare con la violenza
sbirresca che gli è propria, esperienze radicate da più di 20 anni a
Torino, che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone di
generazioni diverse, come ben si vedeva osservando il corteo.

Ribadiamo che l’AZIONE DIRETTA e l’AUTOGESTIONE – pratiche
libertarie – sono incompatibili con il Potere basato sulla delega e la
deresponsabilizzazione ed entrano naturalmente in conflitto con esso.
Ma che tutti coloro che si vogliono liberi le sosterranno sempre, costi
quel che costi.

Gli Squat non erogano servizi carenti nell’apparato statale, non
sono dei locali sfigati o delle case sporche, non sono un interessante
esperimento, non sono un deprimente laboratorio, non sono uno
“strumento per fare politica” ma bensì la nostra vita. Che noi ci
concediamo il lusso di vivere praticando l’utopia qui e adesso.
Realizzando e condividendo l’impossibile in questo deserto.

10 100 1000 OCCUPAZIONI

OGNI CASA SFITTA SARA’ OCCUPATA

OGNI SGOMBERO SARA’ UNA BARRICATA

barocchio squat garden west coast per l’anarchia

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