Carpi (Mo) – Prossime iniziative alla biblioteca 29 luglio

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per ascoltare bisogna avere orecchie

tratto da LaRepubica Ed. To. 13/12/09

Centri sociali: per ascoltare bisogna avere orecchie
******* via internet
CARO sindaco Chiamparino ho letto ii suo intervento a proposito del centri sociali e sento il bisogno di risponderle. Lei apre parlando di «ascolto»: «Per ascoltare c’ è bisogno di qualcuno che parli», questo concetto esprime una sua visione credo condivisa da tutti i politici. Vorrei sottolineare che per ascoltare bisogna avere orecchie ed occhi ma anche II silenzio si fa ascoltare. Ii silenzio delle migliaia di anime sole che voi, visto il vostro ruolo, avreste il dovere di ascoltare ma non sentirete mai grazie alla vostra «sostanza politica culturale», come la chiama lei. Qualche settimana fa mi trovavo a cena in una casa occupata quando una famiglia con bimbo piccolo ha chiesto aiuto contro lo sgombero coatto della loro casa previsto per l’indomani mattina, indetto dai suoi impiegati ed eseguito dai suoi uomini, ed hanno trovato sostegno tanto che ii mattino seguente invece di essercitre persone silenti, c’erano quasi una cinquantina di perso  ne ad aspettare gliuomini della legge. Caro sindaco, a lei non interessa chi transita nei centri sociali perche non fanno parte di coloro che servono a portare voti, appalti, sovvenzioni, insomma a far girare quella macchina di cui lei 6 importante ingranaggio: lo stato. Certamente nei centri sociali non s’impara ad entrare nel mondo del capitale, ma magari a conviverci, ognuno a modo suo, cercando di portare alla ribalta altri valori da quelli di dio stato e famiglia. Ii rispetto della legalita a volte consiste nell’accettazione delle regole senzanessuna attenzione neiconfronti del miglioramento della vita. La ricerca individuale e collettiva si manifesta nella tentata sperimentazione del propri sogni, per quanto ci venga concesso, e non nel diventare parte attiva del sistema. Caro sindaco, è ora di sedersi, spegnere tutto e imparare ad ascoltare il silenzio. Ce n’ e bisogno!
.

 

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passeggiata solidale in zona Ostile

da http://piemonte.indymedia.org/article/6741

oggi a Torino a più riprese diversi
antirazzisti hanno percorso il quadrilatero compreso tra i corsi
Vercelli – Novara – Giulio Cesare – Emilia, ovvero il teatro della
protesta dell’altra sera durante lo sgombero dell’Ostile occupato

i
commenti di molti abitanti sembravano per lo più di comprensione se non
di complicità, d’altra parte quello è un quartiere che ha visto molte
lotte anche in passato, la gente "indignata" etc. di cui parlano i
giornali sembra essere proprio una minoranza

Alcuni hanno diffuso un testo, volantinandolo e appiccicandolo sulla porta della casa e nei dintorni. Eccolo qua:

 

UNA GIORNATA DI  RESISTENZA


Giovedì 10 dicembre alle sette del mattino la polizia si è
presentata in forze in corso Vercelli 32 per sgomberare Lostile, una
casa occupata lo scorso 6 novembre e che, da vuota e abbandonata
all’incuria che era, nell’arco di un mese era divenuta luogo di
aggregazione per molte persone e ospitava svariate attività (dai
concerti ai dibattiti, dalla neonata palestra alle lezioni di italiano,
anch’esse appena iniziate, per gli extracomunitari rifugiati di via
Bologna.
Sei occupanti sono saliti sul tetto per non essere
sgomberati e hanno resistito per 15 ore, fino alle dieci di sera; altri
due si sono nascosti in casa, e sono usciti allo scoperto solo alle
cinque del mattino dopo, visto che la polizia rimaneva a oltranza nello
stabile.
Per tutta la giornata c’è stato un presidio di persone che
hanno portato solidarietà agli occupanti sul tetto, finchè verso sera
la polizia ha caricato più volte i manifestanti e questo ha provocato
un paio d’ore di scontri nel quartiere, con blocchi stradali e
cassonetti in fiamme.
Ecco in breve sequenza qualche perla di cui si
sono resi protagonisti i poliziotti e vigili del fuoco nell’arco della
serata: acqua sparata con gli idranti per danneggiare l’impianto audio
che trasmetteva in diretta radio blackout; una signora di
cinquant’anni, abitante nel quartiere, malata di tumore, atterrata e
presa a calci nella foga di una carica; parabrezza di auto e furgoni
sfondati a colpi di manganello; auto dei compagni con le gomme
tagliate; diversi manifestanti feriti e poi portati in questura, prima
di essere (per fortuna) rilasciati.

Perchè tutto questo spiegamento e dispendio (ricordiamo che
un’operazione di questo genere costa alle casse pubbliche decine di
migliaia di euro) di forza e di violenza da parte dei “tutori
dell’ordine”? Evidentemente perché all’amministrazione comunale
interessa che gli stabili restino vuoti e non diventino luoghi di
aggregazione dove, al di fuori della logica commerciale, si costruisce
solidarietà nel quartiere e si organizzano le lotte contro la
militarizzazione del territorio, il razzismo, lo sfruttamento nei posti
di lavoro etc. Si sa, amministratori, politici e padroni temono le
manifestazioni, gli scioperi, le occupazioni e tutte le forme di
protesta sociale, perciò si servono della polizia per tenere tutti
sotto controllo e così difendere i loro privilegi e le loro ricchezze.
Non per questo però ci fermeranno, come non fermeranno le varie lotte
che ci sono in città e altrove!

Vogliamo ringraziare gli abitanti di corso Vercelli e tutti coloro
che nel quartiere hanno in vario modo portato solidarietà agli
occupanti durante la lunga giornata di Resistenza. A quelli che si sono
un po’ scandalizzati per gli scontri diciamo: cosa sono un blocco
stradale o un cassonetto in fiamme se non una minima, legittima
risposta di fronte alla violenza dello sgombero e alle ingiustizie che
quotidianamente la gente comune deve subire?

Contro sgomberi e repressione, 10,100,1000 occupazioni!

 

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CONTRO FORZA NUOVA SCENDIAMO IN STRADA A BOLOGNA

IN STRADA PER CONTRASTARLI
Contro i fascisti nell’anniversario della strage di piazza Fontana

12 dicembre 1969, Piazza Fontana, Milano. Ore 16:37.
Nella Banca Nazionale dell’ Agricoltura una bomba provoca 17 morti e 88
feriti. L’attentato rientra nella strategia della tensione, teorizzata
dallo stato e messa in atto dai fascisti.
Quella bomba, come altre tra cui quella che colpì Bologna, apparteneva al
disegno di una mente lucida che sedeva in Parlamento e tra i tavoli dei
Servizi segreti e che reclutava fascisti per attuarlo. Fascisti come
Roberto Fiore, scappato all’estero subito dopo la strage di Bologna e oggi
presidente di Forza Nuova.

12 dicembre 2009, Bologna. Nel quarantesimo anniversario della strage,
Forza Nuova organizza un concerto neo-nazista nella sua sede in via Riva di
Reno. I militanti di questo partito si sono spesso resi protagonisti di
aggressioni, alcune anche mortali, come quella di Nicola Tommasoli avvenuta
a Verona il 1° maggio 2008.

SAREMO IN STRADA PER CONTRASTARLI

Direttamente e senza deleghe, perché non abbiamo niente da chiedere alle
istituzioni, mandanti delle stragi di allora e creatrici di un clima di
paura che ci vorrebbe inermi e docili oggi.

In solidarietà a Pasquale e Luca, arrestati a Verona con l’accusa di aver
aggredito un fascista che in passato, forte di una nutrita squadraccia, li
aveva accoltellati, mentre da solo non ha esitato a denunciarli (normale
comportamento di questi servi che si fregiano di chiamarsi ribelli).

Sabato 12 dicembre dalle ore 19.00 presidieremo via Riva di Reno ad un
centinaio di metri dalla sede di Forza Nuova a prescindere dal fatto che i
fascisti, come loro abitudine, inneggino al duce protetti dai cordoni della
polizia o lo facciano rintanandosi in qualche luogo defilato dal centro
della città.

Determinati ad opporci all’ennesima provocazione neo-fascista.

PRESIDIO ALLA ROTONDA TRA VIA UGO LENZI, VIA RIVA DI RENO E PIAZZA
AZZARITA DALLE 19.00 IN POI

Anarchiche e anarchici

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Lostile sgomberato? Mica tanto…

Dentro a Lostile sgomberato resistevano ancora due compagni…

Le ultimissime novità della nottata.

 

Intanto, dopo lo sgombero, la polizia si è scatenata nel tratto di
corso vercelli di fronte a Lostile: parabrezza infranti e gomme
squarciate per i mezzi dei compagni e probabilmente anche di gente del
quartiere. (secondo l’acuto Massimo Numa de La Stampa questi danni
sarebbero causati dalle "tegole appuntite" lanciate dai compagni).

Quindi, i fermati: sono stati tutti rilasciati. Due sono feriti: una
ha un dito rotto ed un altro la faccia sfasciata da un calcio di un
poliziotto.

 

E poi, la sorpresa. Dentro a Lostile sgomberato erano ancora
nascosti due compagni! Erano in otto, dunque, e non sei, gli occupanti
a tenere duro.

Sono sbucati fuori soltanto alle 5 del mattino – dopo 12 ore di
resistenza. Non osiamo immaginare l’espressione dei poliziotti di
guardia, beffati un’altra volta.

 

Da queste parte, gli anarchici hanno la testa dura, e lo stanno dimostrando.

 

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[Tuttosquat] Torino – La lunga resistenza

Torino Giovedì 10 Dicembre 2009
cosa sta succedendo oggi: L’esercito della repressione (la solita polizia, carabinieri,digos ecc) ha sgomberato la ca’neira
alle 6.25; alle 6.45 le forze del disordine erano anche sotto l’ostile.
Gli ostili sul tetto, i solidali li sotto (un centinaio) con corso
vercelli bloccato, fermano l’intervento della grù e vengono caricati
una prima volta; ne fa le spese una signora del quartiere uscita per
comperare le sigarette: per lei manganellate sulla schiena e alle gambe
(alcuni solidali la porteranno in ospedale).
19.00 Nasce una
nuova ca’neira che viene sgomberata prima delle 20.00 con ingenti
forze, dopo una resistenza sul tetto da parte di alcuni ed
incatenamenti a finestre di altri; vengono portati in via Grattoni(in
quattro) e rilasciati intorno alle 23.00.
20.00 circa i birri,
visto che l’autoscala non è ancora passata, decidono di sgomberare
corso vercelli quindi caricano una seconda volta più decisi e con i
lacrimogeni, i solidali un po’ resistono, poi si disperdono, ma c’è un
fermo. Un po’ di disordini avvengono in giro.
20.45 Dopo aver
cacciato ogni sguardo indiscreto dalla zona, le forze dell’ordine
iniziano una prima rappresaglia verso i mezzi dei solidali
(tergicristalli strappati e perquisizione) e verso il materiale
(impianto audio e minicucina allestita per l’occasione) portato via
dall’Amiat, iniziano le operazioni di sgombero.
21.15 gli infami
sbirri arrivano sul tetto dell’ostile e portano via 3 dei 6
dell’ostile; poco dopo tireranno giù anche gli altri a forza. La radio
parla di cassonetti in fiamme nei dintorni dell’ostile.
21.17 Gli
sbirri caricano in piazza crispi ancora più pesantemente con
lacrimogeni ad altezza uomo; dopo la carica al presidio il morale è
ancora alto la gente affolla ancora piazza crispi e ne blocca
l’incrocio; le cariche si susseguono con l’ausilio dei blindati ancora
fermi, per ora, e vengono ferite (un dito rotto per una e calci in
faccia per l’altro) e fermate due persone. Approfittando della carica
una camionetta fugge via dalla scena portando i ragazzi dell’ostile in
caserma in via Tirreno.
Alle 22.00 si scioglie il presidio ed
apprendiamo che i fermati vengono scortati al Maria Vittoria in seguito
alle ferite riportate dopo il pestaggio postcarica, perchè si sa,
bisogna sempre scaricare l’adrenalina. Chiedetelo a Stefano Cucchi.
Solidarietà con i fermati e con tutte le occupazioni
Fermenti liberi attivi

Fonte  www.informa-azione.info


Nelle prossime ore scriveremo tutti gli  aggiornamenti sulla situazione dei fermati


questa sera, venerdì 11 Dicembre 2009
Torino Piazza Vittorio: Concerto Contro sgomberi e repressione, Benefit Inguaiati con la legge  
sabato 19 Dicembre 2009
CORTEO CONTRO SGOMBERI E REPRESSIONE

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Cariche violente, lacrimogeni, idranti a Lostile!!!

gioved� 10 dicembre, 2009 21:17 by da Radio Black Out

Casino in Corso Vercelli

Violente
cariche, lacrimogeni, idranti davanti all’Ostile! Il tutto sembra non
scaturire da un episodio particolare, ma dalla noia e stanchezza degli
sbirri, da stamattina davanti all’Ostile… Si segnalano barricate in
Corso Giulio Cesare, all’altezza del civico 30.


Caricato il presidio sotto l’Ostile

La
polizia ha caricato il presidio sotto l’Ostile, con lacrimogeni,
idranti e botte. Almeno un manifestante è stato fermato dalla polizia.
Il presidio si è diviso in due gruppi. Si registrano barricate in corso
Giulio e cassonetti incendiati in Piazza Crispi


ancora cariche

Da
una diretta andata in onda poco fa sembra che sia in corso un ennesima
carica delle forze dell’ordine. LAncio di lacrimogeni e parapiglia
geneale. Per aggiornamenti ascoltate Radio Blackout sui 105.250 in fm o
in alternativa in streaming www.radioblackout.org/streaming

 


il presidio è attualmente nei pressi di piazza crispi, nelle vicinanze
dell’Ostile. Le vie limitrofe ai luoghi degli scontri sono attualmente
bloccate dalle forze dell’ordine

 

 

PER AGGIORNAMENTI

http://piemonte.indymedia.org/breaking_news

http://www.radioblackout.org/streaming/ 

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sgomberato il cà neira 2

Ca’ Neira 2 sgomberata

 
by da telefonata a radio black out gio 10 dic, 2009 20:36

Gli
sbirri sono riusciti ad entrare ed hanno portato via 4 compagni
barricati dentro, non si sa dove e non si sa se in stato di fermo o di
arresto.

A questo punto TUTTI ALL’OSTILE IN CORSO VERCELLI!

compagni in questura

 
by FAI torino gio 10 dic, 2009 21:12

gli
sbirri son riusciti ad andare sul tetto e a sgomberare il posto e a
portare i compagni in questura dove sono attualmente. chi può vada in
via grattoni!


Torino, 10 dic. – (Adnkronos) – E’ stato sgomberato l’ex cinema Zeta
di Torino occupato questo pomeriggio dalla Fai, la Federazione
anarchica italiana, in risposta allo sgombero di questa mattina della
casa occupata denominata Ca’ Neira.

L’occupazione di questo
pomeriggio era stata messa in atto da una quindicina di persone, alcune
delle quali sono anche salite sul tetto all’arrivo delle forze
dell’ordine. Dopo lo sgombero quattro degli occupanti, tre uomini e una
donna, sono stati accompagnati in questura per accertamenti ed e’
probabile che nei loro confronti scatti ora la denuncia.

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LOSTILE sotto assedio

LOSTILE sotto
assedio

Torino,
10.12.2009

Dalle ore 6.00 del mattno odierne digos,
celere stanno cercando di sgomberare LOSTILE di Corso Vercelli n° 32,
Torino.

Agg. Ore 11

I compagni e le compagne che sono saliti
sul tetto sono in forma e resistono all’assedio della digos e della celere, si
sono uniti alla compagnia senza remore anche i Vigili del
Fuoco.

 

Sotto in strada un nutrito gruppo di
solidali sotiene ed aiuta la resistenza.

 

Portate la vostra
solidarietà

 

Per aggiornamenti
ascoltate Radio Black Out
105.250

Related Link: http://www.radioblackout.org/streaming/

							
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Torino – Sgomberano Ca Neira, Sgomberano l’Ostile

(AGI) – Torino, 10 dic. – Un centro sociale e’ stato sgomberato
nelle prime ore di questa mattina dalla polizia e un altro
sgombero e’ attualmente in corso. Il primo e’ il Ca’ Neira, in
via Zandonai angolo corso Taranto. Il secondo e’ Lostile di
corso Vercelli 32, edificio occpato di recente e in cui alcuni
squatters sono saliti sul tetto e si rifiutano di scendere. In
citta’ da alcune settimane si discute dell’opportunita’ di
sgomberare le case occupate, decisione contro la quale si sta
mobilitando il mondo squatters. (AGI)


cronaca
10/12/2009 – operazione digos

Sgomberati due centri sociali
Occupanti salgono sul tetto

L’edificio occupato in Via Zandonai

//

Questa mattina sono stati sgomberati il Cà Neira in corso Taranto e L’Ostile in corso Vercelli

 

torino

Operazione
della Digos questa mattina contro i centri sociali gestiti dagli
anarchici a Torino nel quartiere Barriera di Milano. Intorno alle 6
sono iniziate le operazioni di sgombero del «Cà Neira» di via Zandonai
angolo corso Taranto.

Qui sono state trovate due persone, che
hanno abbandonato l’immobile senza opporre alcuna resistenza.
Successivamente si è passati allo sgombero del centro «L’Ostile» di
corso Vercelli, dove invece gli occupanti, in tutto sei persone, hanno
reagito all’intervento degli agenti salendo sul tetto dello stabile,
dove si trovano tuttora.


Cronaca  

10 Dicembre 2009 ore 10:06
Torino: sgomberate due case occupate dagli squatter

Questa
mattina le forze dell’ordine hanno sgomberato due case occupate dagli
squatter: l’ex scuola di via Zandonai, angolo corso Taranto, presa
dagli anarchici della Fai domenica e rinominata "Cà neira e una
palazzina di corso Vercelli 32, occupata il 6 novembre.


In
6 si sono asserragliati sul tetto, per resistere allo sgombero, mentre
una ventina di anarchici, non appena la notizia si è diffusa sui siti
internet, si sono dati appuntamento davanti allo squat. Tra gli
antagonisti cresce anche il tam tam per il corteo nazionale del 19
dicembre a Torino, indetto proprio per protestare contro la politica di
sgomberi decisa da Comune, prefettura e forze dell’ordine dopo
l’assalto al banchetto della Lega Nord in piazza Castello a ottobre.


Sgomberate 2 case squatter
tensione per il corteo del 19

Dopo
l’operazione nell’ex sede della facoltà di Economia, le forze
dell’ordine hanno sgomberato due case occupate dagli squatter: l’ex
scuola di via Zandonai, angolo corso Taranto, presa dagli anarchici
della Fai domenica e rinominata "Cà neira e una palazzina di corso
Vercelli 32, occupata il 6 novembre. Cresce anche la tensione per il
corteo nazionale del 19 dicembre a Torino, indetto per protestare
contro la
politica di sgomberi
di Federica Cravero

Doppio sgombero stamattina in due case occupate, a Torino. Dopo il
blitz nell’ex sede di Economia e commercio in piazza Arbarello il 2
dicembre, alle 6 la polizia ha fatto irruzione nell’ex scuola di via
Zandonai, angolo corso Taranto, presa dagli anarchici della Fai
domenica e rinominata "Cà neira". Poco più di un’ora dopo Digos e
Reparto mobile si sono spostati in corso Vercelli 32, dove il 6
novembre gli squatter hanno occupato una palazzina. In 6 si sono
asserragliati sul tetto, per resistere allo sgombero, mentre una
ventina di anarchici, non appena la notizia si è diffusa sui siti
internet, si sono dati appuntamento davanti allo squat. Tra gli
antagonisti cresce anche il tam tam per il corteo nazionale del 19
dicembre a Torino, indetto proprio per protestare contro la politica di
sgomberi decisa da Comune, prefettura e forze dell’ordine dopo
l’assalto al banchetto della Lega Nord in piazza Castello a ottobre.

(10 dicembre 2009)


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