Torino – Bloccato con catene il ponte Sassi

da http://www.videopiemonte.it/archivio/zoom.php?id=8452&cat=2

Singolare forma di protesta contro lo sgombero dell’ex sede dei vigili urbani di corso Chieri 19

Torino
(21 ott) – Il centro sociale Veleno Squat, sgomberato dalle forze
dell’ordine, ha provocato la rabbia dei centri sociali che ora hanno
deciso di lanciare il contrattacco: ignoti hanno simbolicamente chiuso
il ponte Sassi con una catena appesa da un estremo all’altro della
carreggiata. Accanto sono stati trovati due striscioni: "Per ogni
sgombero, un ingombro” e "solidali con veleno, squatter".
La catena, bloccata con lucchetti, non ha provocato feriti ma ha danneggiato un’autovettura in transito. (fc)

 


da http://www.leggo.it/view.php?data=20091022&ediz=TORINO&npag=23&file=G_2117.xml&type=STANDARD

 

Catena sul ponte

Ponte
Sassi sbarrato da una catena: un’auto vi è incappata ieri mattina alle
8 ed è partito l’allarme. Inequivocabili gli striscioni appesi sul
ponte: “Per ogni sgombro un ingombro”. Si tratta della protesta di
matrice anarchica per lo sgombero dell’ex caserma dei vigili di via
Chieri, ribattezzata “casa veleno”.

 

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il comune di Torino sà come far soldi dagli sgomberi

tratto da http://www.comune.torino.it/cittagora/article_7256.shtml

Una società per "cartolarizzare" gli immobili del Comune

20-10-2009
 
Trasformare immobili non produttivi di redditi significativi in nuove
risorse per gli investimenti e i servizi ai cittadini e per il
contenimento del debito pubblico.
E’ l’obiettivo della deliberazione illustrata dall’assessore
all’Urbanistica Mario Viano e approvata dal Consiglio comunale di
Torino (25 voti favorevoli, 8 contrari, 7 astenuti), che prevede la
creazione di una società a responsabilità limitata, a totale capitale
pubblico, incedibile, detenuto dal Comune.
Oggetto esclusivo della società, denomina Cartolarizzazione Città di
Torino (siglabile C.C.T.), è la realizzazione di una o più operazioni
di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del
patrimonio immobiliare del Comune di Torino mediante l’assunzione di
finanziamenti (soluzione ordinaria, che prevede l’indebitamento) e/o
l’emissione di titoli (in via subordinata).
La Città di Torino intende procedere all’alienazione dei propri beni
immobili alla C.C.T. al valore di mercato, stimato con criteri
prudenziali in oltre 75 milioni di euro. Si prevede che la Città
realizzerà tale entrata già entro la fine del 2009.
Gli immobili che verranno venduti dal Comune di Torino sono i seguenti,
raggruppati in 11 cespiti: Immobile n. 1: terreno in via Giordano Bruno
159, Lotto I Ex Villaggio Olimpico M.O.I. (con l’esclusione del rifugio
antiaereo, che rimarrà alla Città); Immobile n. 2: terreno in via
Orvieto angolo corso Mortara, Comprensorio Vitali P.Ri.U. Spina 3;
Immobile n. 3: terreno tra le vie Guala, Monte Pasubio e Casana;
Immobile n. 4: terreno in strada Castello di Mirafiori angolo Parco
Colonnetti (area "Galileo Ferraris"); Immobile n. 5: terreno tra via
Anselmetti e strada del Drosso; Immobile n. 6: Compendio immobiliare in
corso Spezia 14/via Bizzozero 20-28; Immobile n. 7: porzione di
compendio dell’ex Cavallerizza Reale sita in via Verdi 7-9 (escluso
"Maneggio Chiablese" attualmente concesso in comodato all’Università
degli Studi di Torino, dove sorgerà una nuova Aula Magna); Immobile n.
8: fabbricato in via delle Orfane 18, 20, 22; Immobile n. 9: fabbricato
in via Giolitti 2 bis angolo via Lagrange, che ospita gli uffici
dell’Assistenza sociale e del Servizio Territoriale della
Circoscrizione 1 del Corpo di Polizia Municipale; Immobile n. 10:
fabbricato in corso Chieri 19 che ospita impianti SMAT
; Immobile n. 11:
Fabbricato in via Verdi n. 9/11 (ex Zecca), sede in parte del
Commissariato di Pubblica Sicurezza e in parte è adibito a Caserma dei
Carabinieri, Nucleo Radiomobile e Reparto C.C. Dora.
La società verrà amministrata da un Amministratore Unico, nominato
dalla Città di Torino. Non sono previsti dipendenti, poiché si ipotizza
che la società individui l’Amministrazione comunale come gestore,
stipulando un’apposita convenzione (“contratto di servizio”) e a fronte
di un corrispettivo annuo.
La durata prevista della società è fissata al 31 dicembre 2025, salvo proroga o scioglimento anticipato da parte dell’Assemblea.
Per contenere la spesa e ridurre i tempi di operatività, in alternativa
alla costituzione di una nuova società, gli uffici comunali
esploreranno la possibilità di acquisire una società già costituita
avente ad oggetto l’attività di cartolarizzazione.
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rassegna stampa sullo sgombero del Velena

LA STAMPA

20/10/2009 – in corso chieri occupata ex sede dei vigili urbani

Sgomberato centro sociale Si accende l’ira degli squatter

Una trentina di manifestanti sono partiti questa
mattina da Palazzo Nuovo per protestare contro la chiusura di una
palazzina abitata abusivamente da giovani autonomi

torino

Una
trentina di squatter hanno protestato in corteo per lo sgombero della
palazzina, ex sede dei vigili urbani, di corso Chieri. I manifestanti
si sono dati appuntamento davanti a Palazzo Nuovo per poi dirigersi
verso il Comune e proseguire fino a Porta Palazzo, dove il corteo – che
ha creato alcuni disagi al traffico – si è sciolto.

Le
operazioni di sgombero e di messa in sicurezza dell’edificio erano
cominciate all’alba con l’impiego di una cinquantina di agenti di
Polizia, personale dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale, che
hanno anche denunciato per invasione di edificio e furto di energia
elettrica due giovani tra i 25 e i 30 anni che si trovavano al suo
interno.

Il ‘Veleno squat’, come era stata ribattezzata l’ex
sede dei vigili urbani, era stato occupato una prima volta, nella notte
tra il 28 febbraio e il primo marzo. Liberato una prima volta il 25
marzo, su espressa richiesta del sindaco di Torino Sergio Chiamparino,
era di nuovo finito nelle mani degli anarchici il 17 aprile.
Attualmente sono in corso i lavori di messa in sicurezza della palazzina.


 

CRONACA QUI

Ri-sgomberato il Velena squat, gli anarchici annunciano battaglia

 TORINO 20/10/2009
– Questa mattina, la polizia ha sgomebrato per la seconda volta il
"Velena Squat",l’ex palazzina dei vigili di corso Chieri a Torino
"liberata" a marzo (foto)e rioccupata dagli anarchiciil 16
aprile."Naturalmente – annunciano gli squatter sul web-non è finita
qua, si incomincia con un presidio itinerante dalle 11.30 a palazzo
nuovo, presto ne sentirete delle belle".  



CITY

 

squatter in corteo dopo lo sgombero di una palazzina

Una trentina di squatters hanno protestato in corteo, ieri
pomeriggio, per lo sgombero di una palazzina di corso Chieri, avvenuto
nella mattinata. Si tratta della ex sede della polizia municipale,
occupata abusivamente da giovani anarco-squatter. Due ragazzi, uno di
30 e l’altro di 25 anni, che si trovavano lì al momento del blitz delle
forze dell’ordine, sono stati denunciati per invasione di edificio e
furto di energia elettrica. I manifestanti hanno sfilato a Palazzo
Nuovo, davanti al Comune (in foto, attimi di tensione con la polizia
dopo che il corteo ha fermato il traffico in via XX Settembre) e infine
a Porta Palazzo. “Chi vive in case abbandonate – si legge sul sito Indymedia
– dà fastidio perché, nella Torino dei locali e della movida ‘più
frizzante d’Europa’, mostra la possibilità di relazioni non
mercificate”.City



21 ottobre 2009



Torino, 20 Ottobre 2009

COMUNICATO STAMPA
Sgomberata palazzina di corso Chieri;
Carossa (Lega Nord): “Le occupazioni sono sempre un reato”.

“Un
plauso alle Forze dell’Ordine per lo sgombero dello stabile di corso
Chieri 19; non deve, però, passare il messaggio, errato, che esistono
occupanti di serie A e altri di serie B.
Sia che si parli di
rifugiati politici o di anarchici oppure di centri sociali “storici”,
quali Gabrio e Askatasuna, si tratta comunque di occupazioni abusive
che non possono essere tollerate dall’amministrazione comunale
torinese; quello che sfugge alla sinistra che dovrebbe amministrare la
nostra città è che le occupazioni sono sempre un reato”: commenta così
il capogruppo della Lega Nord al Comune di Torino, Mario Carossa, lo
sgombero dell’ex sede dei vigili urbani di corso Chieri, avvenuto
questa mattina.


Torino, 20 ott. – (Adnkronos) – L’ex sede della Polizia municipale di
corso Chieri a Torino e’ stata sgomberata questa mattina dalle forze
dell’ordine che hanno anche denunciato per invasione di edificio e
furto di energia elettrica due giovani tra i 25 e i 30 anni che si
trovavano al suo interno. La palazzina era stata occupata abusivamente
da giovani appartenenti all’area anarco-squatter, che l’avevano
denominata ‘Veleno Squat’.

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Le operazioni di sgombero e di messa in sicurezza dell’edificio
erano cominciate all’alba con l’impiego di una cinquantina di agenti di
Polizia, personale dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale.
Attualmente sono in corso i lavori di messa in sicurezza della
palazzina. 

 

 

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Il nulla avanza. Ora inizia ad essere troppo, è ora di riciclarlo!

Nel regno immaginario di Fantàsia, descritto da Ende nel romanzo La
storia infinita, il Nulla (
das Nichts)
è il "non luogo" per eccellenza. Un luogo che è quasi un personaggio:
entità fluida in espansione e movimento, avanza inesorabile ed
inghiotte porzioni sempre maggiori del regno.
Chi si avvicina ai suoi confini sente la spinta irrefrenabile a
buttarvisi dentro e solo con un grande sforzo di volontà ci si può
allontanare; molti esseri viventi vi si precipitano dentro
volontariamente, spinti dalla propria mancanza di speranza. (wikipedia,
enciclopedia libera. Per ora)

Torino, ore 6 di un grigio mattino di ottobre nel quartiere Aurora,
circoscrizione sette, corso chieri 19, Velena Squat.
Il Nulla è anche qui. Un nuovo sgombero nella repressa t’orino gli ha
fatto spazio. Ora avanza sempre più.

Si sono presentati in forze all’alba, nel solito assetto antisommossa
per tutelarsi dal freddo, sbirri, carabicchieri e frigos (e oggi ci han
dimostrato che la classe con cui picchiano le ragazzine loro, pochi
altri l’hanno…), tirando di forza giù dal letto due occupanti.
I compagni dopo una strenua resistenza sul tetto e dopo aver visto
svanire le tegole che li sorreggevano hanno optato per scendere e
accudire i due amici a quattro zampe che facevano loro compagnia,
terminando per ora la seconda esperienza del Velena Squat.
La casa occupata nei pressi di Corso Casale era stata occupata una
prima volta il 28 febraio 09, sgomberata il 5 marzo e rioccupata due
settimane dopo, risistemando il tetto lasciato aperto dal violento
intervento atto a sgomberarli. Infatti una delle ultime strategie
comunali, nel caso di immobile occupato senza alcun progetto di
destinazione d’uso da parte del comune, prevede un veloce e immediato
sgombero e l’eliminazione del tetto per far marcire così la casa e
dissuadere da successive rioccupazioni.

Lo sgombero rientra nel piano di riqualificazione della città paventato
un mese fa, in particolare quello della circoscrizione sette, dove sul
"territorio" esiste da anni sia l’Asilo Occupato di via alessandria,
che l’Askatasuna di corso regina, la caserma occupata dai profughi di
Via Bologna, ora la caserma di Via Asti e fino ad oggi il Velena. Nel
quartiere però governa il tal signor Ramasso, presidente di
circoscrizione e succube del potestà Chiamparino e i suoi accoliti,
Sergio Viano tra i primi, che preferiscono dar spazio alla repressione
quotidiana per dare una pulita e nuova immagine di quartiere
residenziale fighettoStyle, il "Nulla Quartiere" se vogliamo parlare
come Ende.
Per cui via al giro di vite, si incomincia con il "restauro" dei vecchi
casermoni popolari e industriali, trasformati in loft (vedi tutta la
zona intorno al nuovo rumorosissimo cineporto di via cagliari e su cui
volendo si possono tirare fuori scheletri da una fabbrica di armadi)
venduti a millemila euro per metro quadro, o alla zona Ex Enel venduta
alla Lavazza per fare il nuovo polo caffèufficio del gruppo, per ora
come sempre abbandonata al NULLA. Riapre il BIG, discoteca storica, a
cui è concesso tutto (a differenza degli sporchi squatter, che
diversamente dal pubblico della discoteca non votano, non fanno lucro,
non sputtanano in cazzate quello che producono, o quasi), loro figli
del Nulla possono bloccare la parte pedonale di Corso Brescia e
stopparne il traffico per far parcheggiare i giganteschi SUV dei
superproduttori dal naso tirato in tripla fila, ruomereggiando tutta
notte per cinque notti su sette fino all’alba. Nasce un assurdo decreto
antibivacco che obbliga tutti i minimarket stranieri a chiudere prima,
del resto non potendo vendere che senso ha rimanere aperti? In realtà
il vero non senso è questa nuova legge che impedisce di assaggiare
quello che si compra al mercato… ma il Nulla si sa, è assurdo.

Mork, l’inviato di coloro che hanno deciso di distruggere Fantàsia
tramite il Nulla, spiega la sua natura: "
Fantàsia
muore perché la gente ha rinunciato a sperare, e dimentica i propri
sogni, così Il Nulla dilaga, poiché esso è la disperazione che ci
circonda. Io ho fatto in modo di aiutarlo, poiché è più facile
comandare
chi non crede in niente"

Ed è questo ChiampaMork ci vuole imporre, di non credere in niente, per
poterci comandare dopo che il Nulla ha dilagato.
Sta a noi bloccarlo, con la fantasia, con i nostri sogni e con l’azione
diretta.
Del resto con noi abbiamo l’Auryn, il gioiello dell’infanta imperatrice
donato per contrastare il Nulla, e sui cui quattro parole sono incise:
"FA’ CIO CHE VUOI"

Ad ogni sgombero, 10 100 1000 occupazioni, sempre solidali con il
Velena Squat

Amici di Bastiano Baldassarre Bucci

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Torino – Sgomberato il Velena Squat

riceviamo e pubblichiamo

Questa mattina, verso le 6.30, le forze di repressione comunale si sono presentate alle porte del Velena Squat, di corso Chieri 19 a Torino, rioccupato
il 16 aprile del 2009. Dopo una resistenza sul tetto da parte di due
occupanti le porte dello stabile hanno ceduto (in particolare quelle
della finestra del terrazzino), permettendo agli infami sbirri di
entrare, sgomberare e sigillare l’edificio.

Naturalmente non è finita qua, si incomincia con un presidio
itinerante dalle 11.30 a palazzo nuovo, presto ne sentirete delle
belle, a presto maggiori informazioni!

Occupa e Resisti!

Solidali con chi squotta!

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1 novembre serata crust-sludge al velena squat

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prossime iniziative



MERCOLEDI 16 SETTEMBRE

 

concerto estroso benefit inguaiati con la legge

dalle 23

BERNAYS PROPAGANDA (p[F]unk dalla macedonia)

RASASAWA SOUND (hip hop)

PERSONAL VELOCITY (post indie rock)

INBARBAALLALEGGE (the power of guitar fx)

 

@ VELENA SQUAT HILL, corso chieri 19

bus 30,61,66

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f(R)eccia – numero speciale

Pagine di anarchismo e critica radicale

 

I PERCHE’ DI QUESTO NUMERO SPECIALE DI F(R)ECCIA

 

Il 30 maggio 2009 i fascisti del terzo millennio, come amano
definirsi i camerati di Casa Pound, a Teramo non sono arrivati. Il loro
raduno nazi-fascista, con annesso concerto degli zeta zero alfa, è
stato annullato. La forza  e l’unione di uomini e donne di
buon cuore, di antifascisti e antifasciste, di individualità
rivoluzionarie e di gruppi organizzati ha fatto sì che il potere per
una volta chinasse il capo. Perché in quei giorni è stato chiaro a
tutti che il concerto del 30 maggio, più che casa pound, in città lo
volevano polizia, carabinieri, prefetto e autorità comunali e parte dei
mass-media che fino all’ultimo hanno tentato di farlo svolgere. La
nascita di Teramo antifascista, movimento nato dal basso,
auto-organizzato e autogestito nella lotta ha dato il là alla reazione
di una città intera, che nelle strade, nei bar, sui giornali, in quei
giorni ha urlato a squarciagola: noi i fascisti non li vogliamo.

Per questi, e per svariati altri motivi, che nelle pagine
seguenti verranno spiegati, abbiamo deciso di raccogliere la gioia, la
rabbia, la lotta di quei giorni in questi fogli.

F(r)eccia, numero speciale, nasce dalla collaborazione dei
redattori del giornale, con alcuni/e anarchici/e della costa teramana
insieme con i compagni e le compagne che animano lo spazio
antiautoritario teramano “La Fionda”.

Questo numero di F(r)eccia sarà diviso in due parti ben distinte.

Una prima parte sarà dedicata completamente al resoconto, il
più possibile dettagliato, della nascita di Teramo Antifascista, dei
suoi volantini e delle fasi di lotta che hanno portato all’annullamento
del raduno fascista del 30 maggio.

Una seconda parte sarà, invece dedicata all’analisi critica,
dove ci soffermeremo a ragionare sui limiti e le prospettive, che una
lotta specifica come questa può avere in un’ottica di stravolgimento
dell’esistente in cui viviamo.

Queste pagine, da parte nostra, vogliono essere uno stimolo
per far sì che l’entusiasmo, che questa lotta antifascista, ha portato
in tutta la provincia teramana, non si disperda e che possa essere una
scintilla per accendere un nuovo fuoco di rivolta, perche’ finalmente
si possa vivere tutti e tutte liberi e libere.

In ultimo, ma non di importanza, vogliamo dedicare queste
pagine a tutti/e quelli/e che in questi anni e nel passato sono stati
discriminati/e per il loro colore di pelle, per le loro scelte sessuali
e politiche e in generale per la loro diversità e diciamo loro… solo
l’azione dirette può allontanare dalle nostre vite i razzisti di ogni
risma.

 

 

FELICI DI NON AVERE POTERE

CONTENTI DI DISTRUGGERE QUELLO DEGLI ALTRI

 

 

 

 

per contatti, per inviare materiale, per ricevere copie: laraje@libero.it

 

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SOLIDARIETÀ AGLI ARRESTATI DELL’ONDA

SOLIDARIETÀ
AGLI ARRESTATI DELL’ONDA

Con questo comunicato
vogliamo esprimere la nostra completa solidarietà ai ragazzi
dell’onda

che ora si trovano in
carcere in seguito agli scontri avvenuti il 19 maggio scorso a
Torino.

Lunedi mattina lo stato e
il suo apparato repressivo hanno voluto dimostrare a tutto il
movimento la loro forza e la loro determinazione attuando un vero e
proprio attacco violento che ha portato all’arresto di una ventina di
persone in tutta Italia.

L’operazione
soprannominata "rewind",è scattata più di un mese dopo il
g8 universitario e viste le accuse date ai ragazzi dell’onda,sarebbe
forse stato meglio chiamarla "operazione forward":infatti
quest’atto di forza si dimostra palesemente per quello che è, una
mera azione preventiva mirata a indebolire il movimento in vista del
g8 all’Aquila.

E’ ovvio anche come la
canea mediatica che ne è seguita sia servita a strumentalizzare
l’onda,facendo passare i suoi componenti come i soliti violenti e
facinorosi.

Vogliamo ribadire che la
vera violenza è quella che esercita lo stato con i suoi burattini in
divisa che limitano sempre più la nostra libertà.

Libertà di poter girare
per le nostre città senza vedere ronde di fascisti in divisa e non
che ti arrestano, ti schedano, ti controllano, ti picchiano. Liberi
di poter manifestare contro questi summit

che siano dei rettori
dell’università o dei potenti mondiali, senza avere paura di essere
caricati, senza creare zone rosse impenetrabili che vogliono farti
pensare che tu non puoi cambiare nulla, senza avere la paura di
essere ammazzati come già e successo a Genova o a Londra. La nostra
"violenza" e semplicemente un atto di sopravvivenza.

solidarietà agli arrestati, solidarietà a chi lotta.

liberi tutti!

 

liberi ora!

VELENA
OCCUPATO

f.i.p.
corso chieri 19

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iniziative contro il G8

IL 10 LUGLIO IN MARCIA VERSO L’AQUILA

PER LA RICOSTRUZIONE SOCIALE E SOLIDALE,CONTRO IL VERTICE G8 RESPONSABILE DELLA CRISI GLOBALE.

Siamo
contrari al G8 e lo abbiamo dimostrato in questi mesi, a partire dalla
manifestazione nazionale del 28 marzo a Roma, e poi con quelle di
Siracusa, Torino, ancora Roma e Lecce, protestando contro i G8 tematici
gestiti da coloro che hanno provocato la crisi globale e che vorrebbero
continuare a guidare il mondo sulla stessa catastrofica china.

E’questo dominio incontrastato del profitto e della mercificazione
totale – che il movimento noglobal contesta da almeno un decennio – il
responsabile di una crisi mondiale che non è solo economica e
finanziaria, ma anche ambientale, climatica, energetica, alimentare e
bellica. Abbiamo detto in questi mesi che non vogliamo essere noi –
popoli del mondo – a pagare la crisi causata dai padroni del globo: e
abbiamo messo in campo, da Belem ad Atene, da Londra a Strasburgo, fino
alle città italiane antiG8 , un programma alternativo di uscita dalla
crisi, egualitario, solidale, pacifico, ecologico, a favore dei popoli,
dei lavoratori, dei più deboli e indifesi.

Siamo in particolare contrari al G8 a L’Aquila . Al meschino tentativo
del governo Berlusconi di usare il terremoto e le disgrazie della
popolazione aquilana per tentare di impedire le legittime proteste
contro il G8 e contro la gigantesca truffa della ricostruzione
affaristica , imposta con la gestione proconsolare e militare delle
tendopoli da parte della Protezione Civile.

Il governo cerca di trasformare la tragedia degli aquilani in una
gigantesca speculazione edilizia-vedi il decreto capestro sul terremoto
39/2009 trasformato in legge rigettando ogni emendamento- che ridisegni
il territorio a favore di lorsignori, che cerchi di mascherare la più
generale crisi economica della provincia e della regione, imponendo
condizioni di vita drammatiche agli sfollati, azzerando ogni tentativo
di partecipazione e ricostruzione dal basso, sociale e solidale,
impedendo persino assemblee – riunioni nei campi e la diffusione di
materiale informativo.

Berlusconi vuole usare il G8 per deprimere la crescente protesta degli
aquilani – manifestatasi in modo cristallino nelle due manifestazioni
cittadine e in quella del 16 giugno a Roma davanti al Parlamento – che
si sta unendo e rafforzando intorno alla CAMPAGNA 100%.
Ovvero : 100% DI RICOSTRUZIONE con contributi che coprano la totalità
dei danni subiti da tutte le case e da tutte le attività; 100% DI
PARTECIPAZIONE perché città e paesi vanno ricostruiti dagli abitanti;
100% DI TRASPARENZA, perché ogni euro impiegato va reso pubblico; 100%
DI AQUILANI A L’AQUILA perché tutti/e devono tornare nelle loro case ,
e a settembre in particolare tutti gli studenti devono potere essere a
scuola e nelle Università del loro territorio.

Nel quadro del programma condiviso dalle Assemblee nazionali svoltesi a
L’Aquila il 1 e il 21 giugno, della mobilitazione antiG8 diffusa su
tutto il territorio nazionale, oltre a varie altre forme di protesta
che ci vedranno impegnati/e in tante città italiane dal 2 al 7 luglio –
in particolare a Roma il 7 luglio nella “ giornata dell’accoglienza” –
promuoviamo una iniziativa nazionale che possa consentire a tutti/e di
portare più vicino possibile ai luoghi del disastro e del vertice G8 la
nostra indignazione contro i responsabili della crisi globale e gli
sciacalli speculatori del terremoto.

Convochiamo per venerdi’ 10 luglio la “ marcia della rinascita”
partenza ore 14 dalla stazione fs di paganica a l’Aquila a sostegno
delle popolazioni colpite dal terremoto e della ricostruzione
sociale-solidale proposta dalla campagna 100% contro il vertice g8
responsabile della crisi globale.


Contro il G8 iniziative in tutta la Sardegna

Accogliendo l’invito alla
mobilitazione diffusa contro il G8, in tutta l’isola si moltiplicano le
iniziative nelle settimane precedenti il vertice dell’Aquila

Molte le occasioni di informazione, protesta, sensibilizzazione e riflessione:

– dal 2 al 4 luglio "No G8 in Bici", carovana ciclistica di sensibilizzazione ed informazione che toccherà numerosi comuni del sud sardegna;

– dal 2 al 6 luglio "GSott8",
appuntamento di dibattito ed informazione sulle tematiche legate alla
globalizzazione, organizzato presso diverse località del
Sulcis-Iglesiente;

– Il 7 e 8 Luglio a Sassari Forum Cuntra a su G8, momento di dibattito e protesta. Possibilità di campeggiare presso il parco di Badde Manna.

 

 

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