Minacce e perquise al barocchio squat

Minacce e perquise al barocchio squat

Giovedì 12 Novembre 2009

Grugliasco West Coast

Come naturale prosecuzione della campagna diffamatoria contro gli squat torinesi. Le istituzioni fomentano la tensione minacciando di sgombero le case storiche. Oggi Giovedì 12 novembre 2009, attaccano il Barocchio presentandosi in forze -di 16 DIGOS- alle sette del mattino spiegando che non vogliono sgomberare ma devono notificare e perquisire un occupante. La vittima dell’infausta sveglia, dopo la perquisizione ha dovuto seguire la polizia fino alla
vicina caserma per la perquisizione dell’auto. La notifica riguardante
la perquisizione si rifa ad un’azione notturna dove vi è stato un danneggiamento alla statua dei caduti di Nassiriya
. Atto compiuto da ignoti come rapprsaglia in seguito all’assoluzione da parte della corte europea di Strasburgo, del carabiniere Placanica colpevole di aver assassinato Carlo Giuliani. Oggi ricade il sesto anniversario dell’attacco a Nassiriya, si è voluto quindi portare all’onore delle cronache la persecuzione di chi disapprova attivamente il potere e le sue guerre, tramite azioni innocue e dimosrative.

 

qui un post preso da infoaut

Provocazione al Barocchio: perquisizioni e un fermo all’alba


Torino – Nel generale clima cittadino di campagna politico-mediatica contro gli spazi sociali occupati, una campagna
orchestrata ed etero-diretta dall’alto, si inserisce questa nuova iniziativa della questura torinese contro una storica casa occupata della città.
Grande mobilitazione di forze dell’ordine e perquisizioni per un fatto di ordinaria contestazione (perdipiù anonima) alla retorica
patriottarda e militaresca che accompagna le celebrazioni del 4 novembre. Come non leggere nell’operazione di questa mattina una volontà di intimidazione ai singoli nell’alveo della più generale capagna pubblica contro gli spazi sociali, portata avanti in queste settimane a colpi di disinformazione programmatica?Ovviamente
perquisizioni e fermi che non hanno portato a niente… com’era da
aspettarsi!

 

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